Difficile datare l’invenzione dell’arco. I reperti più antichi hanno 10-15 mila anni, ma alcuni storici la fanno risalire a 50 mila anni fa.
Fu utilizzato da tutte le più importanti civiltà antiche come arma da difesa o strumento per la caccia (assiri, babilonesi, egizi, greci e romani). Con i loro archi corti utilizzabili anche a cavallo, le orde mongole sconfissero le armate cinesi. Nel medioevo e fino a tutto il rinascimento l’arco era considerato indispensabile strumento di difesa e sopravvivenza.
Con la potenza degli archi lunghi gallesi, l’Inghilterra trionfò sui francesi nella guerra dei cent’anni. Anche in Italia furono emanati editti nei vari Comuni che imponevano norme di conservazione ed uso di archi e frecce ai cittadini soggetti alla chiamata alle armi.
Dopo l’avvento massiccio delle armi da fuoco, l’arco venne relegato a strumento da caccia sino al 1700, quando nei paesi anglosassoni assunse il ruolo di disciplina sportiva praticata in “compagnie” di arcieri che disputavano tornei appassionanti. Agli inizi del ‘900 si diffonde da Stati Uniti e Gran Bretagna a tutta l’Europa divenendo disciplina olimpica e, dopo qualche decina d’anni di oblio dovuto all’esclusione dalle Olimpiadi, dopo la seconda guerra mondiale conosce l’inizio di una diffusione che sfocia in Italia nella fondazione nel 1961 della Federazione italiana di tiro con l’arco (Fitarco).
Il tiro con l'Arco è una disciplina salutare per tutti, giovani e meno giovani. Le manifestazioni si svolgono sempre all'aria aperta, spesso nei boschi, e permettono ai partecipanti di fare lunghe camminate fra splendidi paesaggi. Il tiro istintivo offre emozioni molto intense.
Per approfondimento sulle varie tecniche, preparazione della freccia, manutenzione e altre informazioni potete consultare l'area tecnica del sito Donadoni Archery.