TIRO CON L’ARCO: UN’ATTIVITA’ ANTICA COME L’UOMO, CHE SI SVOLGE A CONTATTO CON LA NATURA E SOPRATTUTTO ALL’APERTO. SPESSO NEI BOSCHI E PERMETTENDO AI PRATICANTI DI QUESTA DISCIPLINA DI FARE LUNGHE CAMMINATE FRA SPLENDIDI PAESAGGI.

fiarc 12Nel 1983 un gruppo di appassionati cacciatori si stacca dalla Federazione Italiana tiro con l'arco (Fitarco) per fondare la Federazione Italiana tiro di campagna (Fiarc) con l'intento di sviluppare il tiro di simulazione venatoria volta a conservare e mantenere intatti quei valori ancestrali (istintività, stretto contatto con la natura e attività ricreativa) propri delle origini del tiro con l’arco (la caccia, la difesa...).
Oggi esistono in tutta Italia decine di Compagnie affiliate alla Fiarc che, abbandonata la pratica venatoria, professano il tiro di campagna come salutare attività sportiva con manifestazioni che si svolgono su percorsi boschivi o campestri lungo i quali sagome tridimensionali di animali sono mimetizzate nel verde e costituiscono bersagli variegati sui quali i tiri vengono effettuati da posizioni diverse adattandosi alle asperità del terreno ed alla fitta vegetazione e da distanze sconosciute. Queste caratteristiche privilegiano l’utilizzo di attrezzature tradizionali che, in queste circostanze, diventano più precise degli strumenti tecnologici.

set tradizionalemonoliticoIl mondo degli arcieri di campagna è fatto di legno e di cuoio, come gran parte degli attrezzi utilizzati (archi, faretre, guanti e bracciali di protezione); i colori sono quelli sgargianti delle penne sulle frecce.
La prima Compagnia affiliata alla Fiarc, che ne ha determinato la fondazione, è stata quella degli Arcieri della Selva di Cernusco sul Naviglio in provincia di Milano.

Questa storica Compagnia è tuttora in attività per gli stessi scopi di sempre: diffondere la pratica del tiro di campagna e far divertire gli sportivi che ad essa si associano, con uno spirito di collaborazione dove ognuno contribuisce alla gestione del campo e delle attrezzature. Presso il campo di allenamento della compagnia degli Arcieri della Selva è possibile effettuare corsi mensili di tiro con l'Arco tenuti da istruttori federali che si articolano in quattro incontri settimanali.

tre frecce biancheGli incontri si tengono il sabato o la domenica (ci si accorda con gli istruttori) e hanno una durata di circa due ore. Il corso prevede, oltre alle esercitazioni pratiche di tiro, anche una parte teorica, in cui si affrontano vari argomenti quali le differenti tipologie dei materiali e le attività agonistiche. Il tiro con l'Arco è una disciplina salutare per tutti, giovani e meno giovani. Le manifestazioni si svolgono sempre all'aria aperta, spesso nei boschi, e permettono ai partecipanti di fare lunghe camminate fra splendidi paesaggi. Il tiro istintivo offre emozioni molto intense.

 Noi, la nostra filosofia......

Comincia così un emozionante tirocinio, nel corso del quale ci si trova felicemente costretti a capovolgere le proprie idee - e soprattutto il proprio modo di vivere.

All'inizio con grande pena e sconcerto: si dovrà infatti riconoscere prima di tutto che i propri gesti sono sbagliati, poi che sono sbagliate le proprie intenzioni, infine che proprio le cose su cui facciamo affidamento sono i più grandi ostacoli: la volontà, la chiara distinzione fra mezzo e fine, il desiderio di riuscire. Ma il tocco sapiente del Maestro aiuterà l'allievo a scrollarsi tutto di dosso, a restare 'vuoto' per accogliere, quasi senza accorgersene, l'unico gesto giusto, che fa centro - quello di cui gli arcieri Zen dicono: "Un colpo - Una vita". In un tale colpo, arco, freccia e bersaglio si intrecciano in modo che non è possibile separarli: la freccia scoccata mette in gioco tutta la vita dell'arciere e il bersaglio da colpire è l'arciere stesso.

Da"Lo zen e il tiro con l'arco" di Eugen Herrigel.